Valutazione per gengivite/paradontite
Informazioni
Soffri di sanguinamento gengivale? Hai la sensazione di avere un alito pesante? I tuoi denti tendono a muoversi o si muovono? Hai zone dove si incastra facilmente cibo? Non riesci a mordere in modo deciso il cibo perché alcuni denti sembrano più alti del solito?
Se uno o più sintomi di questi elencati corrispondono a ciò che percepisci, potresti soffrire di malattie gengivali e/o parodontali.
La permanenza della placca batterica, del tartaro e dei residui alimentari sulle superfici gengivali e dentali comporta un’infiammazione dei tessuti stessi, causando la loro progressiva distruzione a discapito della salute del dente, della sua mobilità e della sua permanenza nel cavo orale.
Scopriamo insieme le cause e le conseguenze di queste patologie non trattate a dovere, scopri i benefici delle nuove terapie a disposizione da noi oggi, grazie alle ultime tecnologie.
Dai uno stop deciso a tutti questi fastidi!
Durante il nostro incontro verranno valutati tutti quei fattori (come sanguinamento, presenza di placca e tartaro, recessioni gengivali, mobilità dentali, profondità, edema e aspetto delle gengive, igiene domiciliare, sensibilità e alimentazione) mediante l’ausilio di specifici strumenti e si discuterà di un piano studiato personalmente per risolvere il vostro problema. Faremo un rapido accenno alle cause e alle conseguenze delle patologie gengivali/parodontali in modo da far recepire al paziente il motivo per il quale si attuano determinate strategie rispetto ad altre. Molto importante il fattore lavorare a casa: se il paziente non collabora, difficilmente si potranno raggiungere risultati soddisfacenti!
Le malattie gengivali e parodontali sono molto frequenti nelle persone di tutte le età: giovani, adulti e anziani con una percentuale che va oltre il 70%. I più giovani verso patologie gengivali, adulti e anziani verso patologie parodontali.
Innanzitutto bisogna distinguere una patologia gengivale da una parodontale. La differenza sostanziale sta proprio nella reversibilità della prima a discapito della seconda. Ma cosa vuol dire?
Significa che la prima se viene trattata in tempo non porterà a danni seri e permanenti come la perdita di osso e delle strutture di sostegno del dente, la seconda si. Spesso e volentieri la parodontite non è altro che una gengivite non diagnosticata come tale, non curata per tempo e soprattutto in modo adeguato. Sappiamo che la patologie parodontale per definizione è un’infiammazione che riguarda la parte di sostegno del dente (osso, radice e legamento) causata da placca.
Ma come fa la placca batterica a formarsi sotto la gengiva e a danneggiare questi tessuti di supporto?
La risposta è semplice e chiara: la gengiva che insultata per molto tempo dal punto di vista sopragengivale dalla placca e dal tartaro, subisce una cronicizzazione dell’infiammazione, si “stacca” dal dente, formando dei serbatoi di ritenzione (definiti “tasche parodontali”), offrendo quindi così un contatto, una strada, una comunicazione fra la zona sopragengivale e quella sottogengivale, (caratterizzata appunto dalla presenza delle strutture fondamentali del dente), che una volta a contatto con batteri (quindi placca subgengivale, tartaro e residui di cibo) in questo caso molto più pericolosi (anaerobi, cioè che lavorano in assenza di ossigeno) di quelli sopragengivali, comincia a venir meno. Si osserva una graduale e costante perdita quindi di osso che offrirà poi alla fine della patologia stessa, la perdita dell’elemento dentario.
Ma come faccio ad accorgermi di questo? Ci sono dei campanelli d’allarme? Perchè vengono trascurati i sintomi?
L’attenzione e l’osservazione di piccoli segnali che la nostra bocca ci trasmette è fondamentale e si consiglia infatti di non trascurare:
● il sanguinamento gengivale soprattutto se tende a sparire per un determinato periodo di tempo e ricomparire o se è addirittura cronico e presente ogni giorno o spontaneo o stimolando le superfici dentali ad esempio durante lo spazzolamento.
● La presenza di un alito non gradevole
● la tendenza ad avere zone sensibili
● difficoltà in masticazione,
● presenza di spazi interdentali dove si osserva con più facilità l’incastro e la permanenza di residui alimentari.
La nostra forza per entrambe le patologie è quella di rimuovere la causa primaria, placca e tartaro sopra e sottogengivale e di offrire un mantenimento a casa affinché queste non si ridepositino in maniera preponderante come osservato al nostro primo appuntamento. La drastica riduzione della quantità di placca e tartaro porterà un beneficio globale alla cavità orale, alle strutture di rivestimento e di sostegno dei denti e conseguentemente alla risoluzione delle patologie gengivali e all’arresto di quelle parodontali.
Ad oggi le tecniche e gli strumenti utilizzati che garantiscono un’idonea eliminazione di placca e tartaro, in base al caso e ai trattamenti da eseguire possono variare da ultrasonici, sonici, manuali, utilizzo di polveri con tecnologia AIRFLOW sopragengivali (bicarbonato) e sottogengivali (glicina ed eritritolo) e infine la tanto rinomata tecnologia laser in supporto e in aggiunta alle precedenti.
L’aiuto del laser ci consente soprattutto da un punto di vista biofisico di aumentare l’eliminazione della carica batterica che con gli strumenti meccanici è impossibile eliminare. La lunghezza d’onda del laser a diodi (810nm) ci permette di avere inoltre i seguenti effetti biologici:
● Emostasi;
● Analgesia fisiologica (azzeramento carica di anestetico, comfort durante la seduta)
● Biostimolazione (guarigione in breve termine)
● Antinfiammatoria (riduce la concentrazione di citochine, presenti in tutti i processi infiammatori)
● Decontaminazione (eliminazione del 98-100% della flora batterica patogena)
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