Lo sbiancamento dentale ha delle controindicazioni?

Lo sbiancamento dentale è un trattamento appositamente studiato per migliorare il colore del dente.

L’intensità dello sbiancamento dipende dalla concentrazione del principio attivo, dal suo tempo di posa sui denti e dal vettore usato per far penetrare il principio stesso nel dente. I benefici di questo trattamento sono quelli di ottenere un sorriso gradevole e migliorare l’estetica del proprio sorriso.

L’effetto del trattamento dipende dal tipo di sbiancamento a cui vorrai sottoporti, ma non esiste un metodo universale per sapere quanto diverranno bianchi i denti: l’età, la dieta, le abitudini di vita delle persone, l’eccessivo consumo di alcuni cibi e bevande, una non accurata igiene orale, i fattori costituzionali, influiscono sul colore naturale dei denti.

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Come qualsiasi trattamento anche lo sbiancamento dentale può presentare alcune peculiarità, che dipendono dal paziente..

Prima di iniziare dobbiamo fare una precisazione: spesso il termine controindicazione viene confuso con effetto collaterale.

L’effetto collaterale è un evento con una determinata probabilità di verificarsi, che può avvenire solo dopo l’intervento in questione; invece, quando parliamo di controindicazioni, parliamo della presenza di uno o più fattori che possono pregiudicare la buona riuscita di un trattamento, o la salute del paziente, quindi casi in cui è sconsigliato un determinato trattamento.

Prima di procedere allo sbiancamento dentale professionale l’igienista/dentista deve accertarsi della perfetta salute del tuo cavo orale.

Se lo stato della tua bocca non è ottimale, prima di sottoporti al trattamento estetico di sbiancamento è necessario intervenire sulle problematiche del cavo orale.

In assenza di carie, sensibilità dei denti o altre patologie il trattamento può essere effettuato su tutti i pazienti.

CONTROINDICAZIONI ALLO SBIANCAMENTO

La prima controindicazione può essere la presenza di patologie del cavo orale.

Ad esempio se si soffre di gengivite, parodontite, è necessario prima curare le infiammazioni e poi procedere con lo sbiancamento. Questo perché è più importante la salute dei tuoi denti che l’estetica, e anche perché se i denti non sono sani il trattamento estetico potrebbe essere meno efficace.

Un’altra controindicazione sono le carie, che vanno curate prima di sottoporsi a questo trattamento.

Una terza controindicazione è la dentina esposta (zona del colletto), la cui causa principale è la recessione della gengiva di un dente, per trauma chimico/fisico (impatto del cibo durante la masticazione, spazzolamento errato, bruxismo, erosioni da patologie da reflusso gastroesofageo o assunzioni di farmaci). La dentina esposta non potrà essere sbiancata per ovvie ragioni di fisiologica ipersensibilità che ne deriverebbe dopo il contatto con il principio attivo.

Troviamo poi alcune controindicazioni dovute alle cattive abitudini dei pazienti prima e dopo il trattamento:

  • Assunzione di cibi che macchiano (spinaci, barbabietole, vino rosso, caffè, tè, bibite gassate)
  • Fumo (astenersi per almeno 24 ore. Sarebbe comunque meglio evitarlo sempre, se ci tieni ad
    avere un sorriso bianco e brillante)
  • Altri trattamenti (è fortemente sconsigliato ricorrere al fai da te per cercare di sbiancare ulteriormente i denti, come ad esempio utilizzare il bicarbonato durante il lavaggio che risulterebbe solo un’azione meccanica corrosiva/abrasiva sulla superficie dello smalto che verrebbe purtroppo consumato irreversibilmente)
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Ecco perché è fondamentale seguire i consigli dell’igienista che, una volta eseguita una preanalisi, saprà indicarti le giuste accortezze da seguire dopo il trattamento.

A seguito di un trattamento di sbiancamento il dente è molto più sensibile all’assorbimento delle macchie, quindi è consigliato astenersi dal fumo, da mangiare cibi che macchiano i denti e da rimedi fai da te se non siamo completamente soddisfatti del risultato.

Alcuni effetti collaterali che potrebbero verificarsi dopo uno sbiancamento dentale possono essere:

  • sensibilità dentale
  • irritazione delle gengive e dei tessuti molli (se il gel a base di perossido d’idrogeno viene a
    contatto con i tessuti può causare infiammazione delle gengive, delle labbra e dei margini
    delle guance. Per evitare questo tipo di problemi in tutti gli sbiancamenti sono posti sulle
    mucose e sulle gengive materiali specifici a protezione)

Inoltre, lo sbiancamento dentale professionale è controindicato in caso di gravidanza, allattamento, nei pazienti di età inferiore ai 12 anni e per chiunque sia allergico ai perossidi.

Avere un sorriso brillante è un ottimo biglietto da visita: chi ha dei denti splendenti fa pensare che sia una persona molto curata e per certi versi più affidabile.

Sempre più persone, soprattutto donne tra i
30 e i 40 anni, si rivolgono all’igienista per sottoporsi a questo trattamento estetico, ma dobbiamo ricordarci che prima è importante prenderci cura della salute della nostra bocca.

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